Insisto, a costo dell’antipatia, che una cosa è cercare lavoro, una primaria esigenza di qualunque uomo e donna, un’ altra è cercare il “posto” di lavoro.
Non è una sottigliezza linguistica, ma una sostanziale differenza di impostazione mentale.
Il “posto2 di lavoro presuppone qualcuno, in genere un potente o uno che ha peso in qualche consesso politico, che te lo crei e te lo elargisca, naturalmente come contro favore.
E’ la piramide che ha in cima il vicerè e i delegati del vicerè, e via via i vassalli, valvassori e valvassini….
Roba da duecento anni fa, fatemi dire…
Devo credere per un ventenne, un venticinquenne,il massimo dell’aspirazione sia un posto al Comune per 900 euro al mese netti ?
Anche se laureato o con doppia laurea ?
Questa è la massima aspirazione di un giovane palermitano ?
Non ci posso credere, vorrebbe dire che un’altra generazione si sta bruciando in attesa di qualcuno che gli trovi il “posto”.
Noi nati negli anni 60, 70 ci siamo cascati come gli scemi, aspettando chissà che…
Pretendete quello che per legge vi spetta, l’assoluta pari opportunità nei concorsi pubblici, graduatorie trasparenti, vigilate su quello che passa per le vostre teste.
Cosa fare ? Io dico solo essere informati su tutto quello che accade in Città e impegno quotidiano sugli atti della pubblica amministrazione.
Diceva Gramsci settanta anni fa che tutto parte dall’ istruzione, dalla nostra cultura, dal nostro sapere.
Fate sentire la vostra voce, la vostra presenza ,il vostro essere cittadini.
E’ un cammino lungo, specie a Palermo, ma se continuiamo a guardare e lasciare fare a chi sa fare quello che vuole fare, saremo sempre un popolo di sconfitti, di perdenti dalla schiena curva.
Un caro saluto
W.P.E.S.R
Giuànni
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Di: giuanni
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